Semantic Web & Linked Open Data

Il Semantic Web è un’evoluzione del Web che permette di creare con maggiore facilità
applicazioni che utilizzino e integrino dati provenienti da fonti eterogenee.

Trasformare il Web da rete di documenti “consumati” da persone, a web dei dati, descritti formalmente, collegati tra loro e processabili automaticamente da parte di agenti software, è uno degli obiettivi principali.

Il Semantic Web può rivelarsi molto utile in molteplici contesti, da quelli più propriamente di ricerca (ad esempio nel campo delle Digital Humanities) a quelli commerciali/industriali, in cui i dati sono gestiti da una pletora di applicativi legacy, che formano di fatto dei “silos” di informazioni chiusi e non interoperabili, con rischio di duplicazioni e incompatibilità.
Un numero sempre crescente di aziende usa quindi le tecnologie semantiche per facilitare l’accesso ai propri dati, attraverso una visione logica “di alto livello”, indipendente dal modo in cui le informazioni sono memorizzate nei database relazionali sottostanti. Usano tecniche di estrazione automatica delle informazione per individuare concetti nei testi, per favorire operazioni di cernita e classificazione di documenti e potenziare funzionalità di ricerca.

I benefici di un approccio semantico alla gestione dei dati si è reso evidente negli ultimi anni quando sempre di più le Pubbliche Amministrazioni, ma anche realtà private, hanno cominciato a “liberare i dati”, a renderli disponibili cioè in forma pubblica e gratuita. Il movimento “Open Data” punta a rendere di dominio pubblico e facilmente fruibili (riusabili) i dati grezzi, istituzionali e non. Si tratta di una vera e propria rivoluzione: al centro non ci sono più le applicazioni, ma i dati. È un passo importante che apre nuove e interessanti prospettive sia sul piano della trasparenza che su quello dell’offerta di servizi innovativi per cittadini e imprese.
A Net7 abbiamo maturato una profonda esperienza in questo ambito, in contesti di ricerca e in commesse commerciali.
Fra i primi citiamo i progetti SemLib, StoM ed EuropeanaSounds, da cui è stata realizzata la piattaforma di annotazione sematica Pundit (già vincitrice della LODLAM challenge 2013 di Montréal), Discovery, per la realizzazione di una federazione di Biblioteche Digitali Semantiche nel settore delle Humanities, Agora, per lo sviluppo di una federazione di Digital Libraries Open Access nell’ambito della filosofia Europea, SenTaClaus, in cui è stato ingegnerizzato il servizio di entity extraction DataTXT, attualmente commercializzato dall’azienda SpazioDati.

Progetti con tecnologie semantiche sono stati poi realizzati per la Scuola Normale Superiore di Pisa, per l’Università del Piemonte Orientale e per Unicoop Tirreno.

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Riguardo all’Open Data Net7 è stata tra i fondatori dell’associazione Linked Open Data Italia, una delle prime esperienze nazionali in questo ambito, che ha pubblicato in forma aperta nel 2010, col massimo livello di interoperabilità (le cosiddette “5 stelle dell’Open Data”), le informazioni sulle spese della Camera dei Deputati. Abbiamo poi collaborato con l’azienda SpazioDati alla realizzazione dei portali dati della Regione Toscana e della Provincia Autonoma di Trento.

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